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Aspro Abruzzo

E’ la regione appenninica più montuosa della nostra penisola, che dal mare Adriatico scollina subito verso le più alte cime del Gran Sasso e della Maiella: il padre e la madre dei monti dell’Appennino. Si presenta sovente allo stato naturale, con larghi tratti ben coltivati, fra vallate incorniciate dalle colline ondulate o da rocciose vette slanciate verso il cielo azzurro. Ne deriva che il territorio dell’Abruzzo, o degli Abruzzi, è molto variegato per cui qualsiasi definizione necessita delle dovute eccezioni. Personalmente l’ho definito “Aspro Abruzzo” non soltanto per sottolinearne l’aspetto del paesaggio semiselvaggio, che ancor oggi resiste alla trasformazione del tempo come rivelano anche i calanchi, che incidono in profondità il fianco di alcuni monti, ma in particolare per il carattere delle sua gente, si tratta quindi di un territorio che fin dall’antichità è stato plasmato da condizioni ambientali e climatiche difficili, spesso sottoposto a dure prove per la sopravvivenza.


Calanchi nell’Appennino abruzzese

Per questo nel corso dei secoli proprio sulle alte cime lontane dal mare sono sorti borghi fortificati a difesa della popolazione in fuga dalle frequenti incursioni dei saraceni, che invadevano le italiche coste depredando villaggi e distruggendo opere di pregio architettonico e artistico. Sono così sorti tanti piccoli borghi, dominati dai castelli disseminati nell’Abruzzo, che ora rappresentano una parte rilevante di un patrimonio ereditato da una travagliata storia.

La Fortezza di Civitella del Tronto (Teramo) è una delle più importanti opere di ingegneria militare d’Europa; in posizione strategica ha segnato il confine fra il Regno delle due Sicilie e lo Stato Pontificio. Di forma ellittica da est a ovest per oltre 500 metri, ha una estensione di ben 25000 metri quadrati. La rocca aragonese del 1564, sorta su una preesistenza medioevale, dal 1734 ha subito con i Borboni importanti modifiche nella sua struttura militare, resistendo a diversi tentativi di conquista, in particolare da parte dei Francesi. Alla fine è caduta il 20 marzo 1861 (il 17 marzo era stata proclamata l’Unità d’Italia !) in seguito a un ennesimo attacco dei Piemontesi. Sotto alla possente Fortezza, dotata di tre piazze d’armi per una difesa stratificata, sorge il Borgo di Civitella del Tronto, già residenza anche delle famiglie dei soldati in servizio.


La Fortezza di Civitella del Tronto

Il sito archeologico di Peltuinum, i cui scavi sono iniziati sul finire del secolo scorso, sorge su una vasta area archeologica, che si estende negli attuali comuni di San Pio delle Camere e di Prata d’Ansidonia, in provincia dell’Aquila. Peltuinum è stato un fiorente “Municipium” romano, riconosciuto dopo le guerre puniche per il notevole apporto dato dalle popolazioni dei Vestini e dei Marsi nel contrastare l’avanzata di Annibale in Italia. Durante le invasioni barbariche la città di Peltuinum venne rasa al suolo e mai più ricostruita; tradizionalmente dedita alla pastorizia, attualmente è nota come la terra dello zafferano e, fra le varie iniziative culturali, organizza il “Premio Letterario Nazionale Peltuinum”.

Le Grotte di Stiffe sono una delle attrazioni turistiche più affascinanti che si trovano nel Comune di San Demetrio ne’ Vestini (L’Aquila). Costituiscono una risorgenza attiva nella parte terminale di un fiume sotterraneo, il Rio Gamberale, che viene alimentato dagli inghiottitoi carsici dell’Altopiano delle Rocche, a metri 1300, nel Parco Regionale Velino-Sirente. Nel corso dei millenni l’acqua ha scavato un percorso tortuoso con cascate e rapide intervallate con grotte, stalattiti e stalagmiti. Dopo un paziente e faticoso lavoro di esplorazione da parte degli speleologi, tuttora in corso, e la messa in sicurezza da parte della sovrintendenza, è stato trasformato in un originale itinerario turistico con diverse sale e condotti dalle forme e dai colori di straordinaria bellezza.

L’Abbazia di San Clemente a Casauria, nel comune di Castiglione a Casauria (Pescara), è tra i monumenti medioevali più belli dell’Abruzzo, che ha acquisito nel tempo una importanza sempre crescente nella vita e nello sviluppo del territorio. Sorta nell’anno 871 a ridosso del fiume Pescara, fra il Ducato di Spoleto a nord e quello di Benevento a sud, ha tenuto una posizione favorevole per il controllo di un’area di interesse strategico e militare. Il monastero benedettino ha accolto le reliquie di San Clemente, provenienti da Roma in seguito alla traslazione, ed è stato un punto di riferimento per la popolazione durante le invasioni saracene. Ha subito l’influsso dei Normanni ed è passato sotto la giurisdizione pontificia. L’edificio presenta una struttura articolata e conserva importanti arredi religiosi, numerosi reperti archeologici e originali testimonianze medioevali.

Il Convento di San Patrignano a Colle Corvino (Pescara) si trova sul “tratturo” della transumanza ovina che dal Gran Sasso conduce a Foggia. E’ stato fondato dai Benedettini nell’anno 854, poi i monaci Francescani lo hanno ampliato (1603), in seguito sono subentrati i frati Agostiniani fino alla metà del ‘700, infine i Frati Minori Osservanti. In questi periodi ha attraversato momenti difficili, in particolare per le incursioni saracene, finchè venne abbandonato dal 1970 ai primi anni del 2000. Un accurato lavoro di restauro ha reso il Convento di San Patrignano usufruibile nel 2014 per mostre, concerti, conferenze ed eventi culturali promossi dal Comune di Colle Corvino. Una particolare attenzione è stata riservata alla riscoperta dei dipinti originari, che erano stati coperti da altre pitture, mentre ancora oggi nel pozzo del chiostro cresce una pianta medicinale tipica, la felce Capelvenere, che è sempre stata usata a scopo curativo, in particolare per le vie respiratorie.

Campli, in provincia di Teramo, è uno dei Borghi più belli d’Italia ed è stato abitato fin dall’antichità (XII-II secolo a.c.), come documenta la Necropoli italica di Campovalano. Poi è stato un centro governato dai Farnese (1522-1731) mantenendo anche successivamente le peculiarità del borgo mercantile medioevale. Si presenta al visitatore come un museo diffuso con numerose opere d’arte, cultura originale e anche una buona cucina tipica. Da visitare il Santuario della Scala Santa (1772), il Museo Archeologico Nazionale, la Cattedrale di Santa Maria in Platea con la relativa Cripta.


Palazzo Farnese a Campli

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