Servizi
Contatti

Eventi


La vita è un palcoscenico.

Non ci si sale per caso su di un palcoscenico e se non si vuole fare una figura barbina è necessario avere studiato prima e anche dopo e pure durante. No, non è per caso, ma ti ci ritrovi la prima volta all’improvviso, sei sorpreso; come quando hai sempre voluto fare qualcosa e finalmente sei a farla davvero, e ti senti svuotato. Hai voluto la bicicletta… e ora pedala, appunto.

Sul palco ti presenti alle luci e alle facce che vedi davanti, sai di essere osservato. Allora, tu cambi dimensione e non lì vedi più. Sei un altro; e vai. Quello che dentro sei, allora viene fuori.

Il pubblico devi gestirlo tu, gestendo te stesso. E’ un mestiere, anche se non proprio quello più vecchio del mondo. Tu ti sei ammaestrato come un pappagallo, almeno per riuscire ad avere in mano il mestiere appunto, poi, se hai qualcosa da dire, ci contrabbandi dentro quei veri sentimenti - se ne hai – sennò, patacche.

Nella tua vita devi imparare dunque – quando ormai ti ritrovi in trincea - il pavesiano mestiere di vivere.

La grande differenza tra il palcoscenico e la vita è che nella vita tu non sai di essere su un palcoscenico.

Ti conviene capirlo, sta solo in te.

Materiale
Literary © 1997-2024 - Issn 1971-9175 - Libraria Padovana Editrice - P.I. IT02493400283 - Privacy - Cookie - Gerenza